A guardare le classifiche e i discorsi – spesso oscillanti tra il superficiale e l’allarmato – che affollano il dibattito culturale italiano (o quel che ne rimane in questa desolazione post-evento in cui ci troviamo a vivere) parrebbe essere l’epoca d’oro del manga. Quei fumetti giapponesi che si leggono al contrario e che sono così affascinanti e strani e misteriosi e meravigliosi. Strani e meravigliosi in giapponese si dice proprio “fushigi”.
In realtà è un pezzo che l’epoca d’oro del manga è cominciata, solo che una fetta di mondo se n’è accorta solo ora. E ci si è lanciata di testa, forse senza sapere se lo specchio d’acqua in cui si stava tuffando era una pozza o l’oceano. Niente paura: è l’oceano. Solo che bisogna saperci navigare, nell’oceano.
Fushigi no manga è una rubrica di Le sabbie di Marte con la quale cerchiamo di fare proprio questo. Piantare delle boe in questo vasto mare, per costruirci dei punti di riferimento. Ogni puntata un manga raccontato, esplorato, contestualizzato. Titoli strani, belli, vecchi, nuovi, sconosciuti, stra-famosi. Titoli boa, attorno ai quali e verso i quali orientarsi. (Matteo Gaspari)
